Deficit di alfa-1-antitripsina
- 8 Progetti di Ricerca Finanziati
- 6 Ricercatori
- 198.923€ Finanziamento totale
Cos'è e come si manifesta il deficit di alfa-1 antitripsina?
- Il deficit di alfa-1 antitripsina è una condizione caratterizzata da ridotti livelli di una proteina (alfa-1 antitripsina) sintetizzata dal fegato con la funzione di inibire alcuni enzimi prodotti come difesa dell'organismo. Se questi enzimi sono presenti in eccesso, però, possono causare lesioni ai tessuti e in particolare ai polmoni. Il deficit può portare a compromissione della funzionalità respiratoria, con insorgenza di enfisema; tuttavia, l'entità del danno polmonare e l'età di comparsa delle sue manifestazioni sono variabili. Gli individui non fumatori, per esempio, possono non manifestare mai la malattia, mentre nei fumatori la comparsa dei sintomi è più rapida. In alcune delle persone affette la malattia colpisce anche il fegato, provocando la comparsa di ittero già durante i primi giorni o mesi di vita. Tuttavia, eventuali manifestazioni epatiche in età adulta non sono necessariamente correlate a quelle infantili.
Come si trasmette il deficit di alfa-1 antitripsina?
- Il deficit di alfa-1-antitripsina è causato da alcune varianti di un gene localizzato sul cromosoma 14 e si trasmette in modo autosomico recessivo: per manifestare la malattia occorre ereditare da entrambi i genitori due delle varianti associate alla malattia stessa.
Come avviene la diagnosi del deficit di alfa-1 antitripsina?
- La diagnosi, posta in base alle caratteristiche cliniche, è confermata dalla quantificazione dei livelli di alfa-1-antitripsina e dall'analisi genetica (gene SERPINA1)
Quali sono le possibilità di cura attualmente disponibili per il deficit di alfa-1 antitripsina?
- La malattia cronica del fegato necessita di una vera e propria gestione nel tempo con visite periodiche e controlli della funzionalità epatica. Se è presente colestasi è da valutare la supplementazione con vitamine liposolubili (A, D, E, K) e la somministrazione di acido ursodesossicolico. Se la malattia del fegato si aggrava con sviluppo di insufficienza epatica vi è l’indicazione al trapianto di fegato. L'unica terapia del deficit di alfa1-antitripsina attualmente disponibile è la terapia sostitutiva per via endovenosa con alfa-1-antitripsina, che consente di rallentare la progressione dell'enfisema negli adulti con deficit documentato grave di questa proteina, ma che non è efficace nell'arrestare la progressione dell’epatopatia.
Ultimo aggiornamento
04.03.22
Approfondisci su Orphanet
Progetti finanziati
- Chiuso
DETERMINING FACTORS DRIVING CELL CLEAVAGE
Ricercatore Cristiana Mollinari - Chiuso
Patogenesi delle malattie da alterato trasporto e accumulo proteico nella via secretoria
Ricercatore Roberto Sitia - Chiuso
Sviluppo di farmaci per malattie epatiche causate da deficienza di alfa1-antitripsina mediante una libreria di cellule pluripotenti indotte paziente-specifiche
Ricercatore Nicola Elvassore - Chiuso
Terapia genica per le malattie congenite del metabolismo epatico
Ricercatore Nicola Brunetti-Pierri - Completato nel 2021
Malattie epatiche congenite
Ricercatore Nicola Brunetti-Pierri - Completato nel 2022
Terapia genica diretta al fegato per le malattie ereditarie caratterizzate da fibrosi epatica
Ricercatore Pasquale Piccolo