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Cos'è e come si manifesta la sindrome di Cockayne?

La sindrome di Cockayne è una rara malattia multisistemica caratterizzata da gravi difetti nello sviluppo fisico e mentale, disfunzione neurologica progressiva e invecchiamento precoce. Altre manifestazioni comprendono microcefalia (ridotte dimensioni della testa), cachessia (grave deperimento fisico) e fotosensibilità cutanea. Sono inoltre possibili anomalie oculari (cataratta), sordità neurosensoriale e disturbi agli organi interni. Sulla base della gravità del quadro clinico e dell’età di esordio sono stati descritti due tipi: nel tipo 1 la sintomatologia clinica si manifesta nei primi due anni dalla nascita, mentre nel tipo 2 la malattia è presente già alla nascita (congenita) e la sintomatologia clinica è ancora più grave. In entrambi i casi, comunque, l’evoluzione della malattia è particolarmente sfavorevole e l’aspettativa di vita è di circa 11 anni.

Come si trasmette la sindrome di Cockayne?

La sindrome è causata nel 20% dei casi da una mutazione nel geneCSA(oERCC8) e nell’80% dei casi nel geneCSB(oERCC6), che codificano per proteine coinvolte nei processi di trascrizione e riparazione del Dna. Si trasmette con modalità autosomica recessiva: se in una coppia entrambi i genitori sono portatori sani, a ogni gravidanza si ha un rischio del 25% di generare figli affetti, il 50% di possibilità di avere figli portatori sani e il 25% di avere figli sani non portatori. È disponibile la diagnosi prenatale.

Come avviene la diagnosi della sindrome di Cockayne?

La diagnosi è essenzialmente clinica. I casi atipici possono essere chiariti con il ricorso all'analisi molecolare (ricerca di mutazioni inERCC6oERCC8).

Quali sono le possibilità di cura attualmente disponibili per la sindrome di Cockayne?

Non esiste una terapia risolutiva, ma si può cercare di intervenire sui sintomi – per esempio con terapia fisica, interventi chirurgici, assistenza psicologica – per migliorare la qualità di vita dei pazienti.

Ultimo aggiornamento

05.03.12

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