Difetti ereditari rari della coagulazione: caratterizzazione clinica e molecolare per la compilazione di un Registro Nazionale e la diagnosi prenatale
- 3 Anni 2003/2006
- 267.000€ Totale Fondi
La coagulazione del sangue è un complesso processo che coinvolge più di 20 differenti proteine plasmatiche, i fattori della coagulazione. Quando manca o non funziona un fattore della coagulazione, il processo si blocca e si verificano problemi emorragici. Alcune malattie emorragiche sono di origine genetica, le più frequenti sono rappresentate dalle emofilie e dalla malattia di von Willebrand. Oltre a queste malattie, ben conosciute, esistono altre carenze di fattori della coagulazione, chiamate RICDs (Rare Inherited Coagulation Disorders) che sono invece molto rare. I pazienti affetti da RICDs presentano episodi emorragici che possono variare da ecchimosi e sanguinamento dal naso a gravi emorragie gastrointestinali e del sistema nervoso centrale. Sebbene le RICDs siano rare, esse durano tutta la vita e posso avere un impatto sul benessere fisico, psicosociale ed economico del paziente. La rarità di queste malattie determina una minore conoscenza del tipo e della gravità dei sintomi, dei difetti genetici responsabili e della terapia. Inoltre, in genere, ciascun paziente presenta un differente difetto genetico, il che richiede una lunga e complessa analisi del DNA per identificare la specifica mutazione in ciascuna famiglia. Lo scopo principale di questo progetto di ricerca è di migliorare la conoscenza di queste rare malattie emorragiche. Grazie alla rete di centri clinici AICE (Associazione Italiana Centri Emofilia), intendiamo reclutare e studiare tutti i pazienti italiani affetti da RICDs. Le basi genetiche della specifica carenza saranno studiate in dettaglio in ciascun paziente. I dati clinici e molecolari confluiranno in un Registro Italiano dei Difetti Ereditari Rari dell’Emostasi (R.I.D.E.R.E.). Queste informazioni saranno utili per migliorare la diagnosi clinica, il trattamento degli episodi emorragici e per consentire la diagnosi prenatale alle famiglie che la desiderano.
Pubblicazioni Scientifiche
- 2007-07-01 BIOCHIMICA ET BIOPHYSICA ACTA-MOLECULAR BASIS OF DISEASE
Molecular characterization of the first missense mutation in the fibrinogen Aalpha-chain gene identified in a compound heterozygous afibrinogenemic patient
- 2004-04-15 BLOOD
Missense or splicing mutation? -: The case of a fibrinogen Bβ-chain mutation causing severe hypofibrinogenemia
- 2004-09-01 BLOOD
Recessively inherited coagulation disorders
- 2005-04-15 BLOOD
Use of desmopressin (DDAVP) during early pregnancy in factor VIII-deficient women
- 2008-06-15 BLOOD
Genotype-phenotype correlation in combined deficiency of factor V and factor VIII
- 2007-01-01 BLOOD COAGULATION & FIBRINOLYSIS
Molecular characterization of an Italian patient with plasminogen deficiency and ligneous conjunctivitis
- 2004-12-01 BRITISH JOURNAL OF HAEMATOLOGY
The P303T mutation in the human factor VII (FVII) gene alters the conformational state of the enzyme and causes a severe functional deficiency
- 2004-11-01 EUROPEAN JOURNAL OF HUMAN GENETICS
Congenital afibrinogenaemia caused by uniparental isodisomy of chromosome 4 containing a novel 15-kb deletion involving fibrinogen Aα-chain gene
- 2005-12-01 HAEMATOLOGICA
A type II mutation (Glu117stop), induction of allele-specific mRNA degradation and factor XI deficiency
- 2006-05-01 HAEMATOLOGICA
Fibrinogen Mumbai: intracellular retention due to a novel G434D mutation in the Bβ-chain gene
- 2006-12-01 HAEMATOLOGICA
Coagulation factor V gene analysis in five Indian patients: identification of three novel small deletions
- 2008-05-31 HAEMATOLOGICA
Phenotype and genotype report on homozygous and heterozygous patients with congenital factor X deficiency
- 2005-11-01 HUMAN MUTATION
Role of the 2 adenine (g.11293_11294insAA) insertion polymorphism in the 3′ untranslated region of the factor VII (FVII) gene:: Molecular characterization of a patient with severe FVII deficiency
- 2005-02-01 SEMINARS IN THROMBOSIS AND HEMOSTASIS
Laboratory detection of inherited thrombophilia: A historical perspective